Ancona, 16 Marzo 2013
Lettera ai bridgisti delle Marche
Cari amici,
quando avevo 16 anni e mia sorella 14 nella mia città (Bologna) la domenica pomeriggio eravamo “costrette” da nostro padre e nostra madre, ad imparare a giocare a bridge e Vi assicuro che lo odiavamo a morte, anche perchè preferivamo stare con i nostri amici ….
Mi sono riavvicinata al bridge dopo molti anni ad Ancona ed è stato …amore a prima vista. Da allora ho gli dedicato molto del mio tempo ma non solo per imparare, studiare, giocare ma anche e soprattutto per organizzare tutto ciò che era organizzabile, compreso ad esempio, un torneo notturno sul palcoscenico del Teatro alle Cave di Sirolo (il bridge protagonista).
Ora, devo lasciare tutto questo.
Se continuassi, con il peso della vita trascorsa sulle spalle, non farei un buon servizio né al Bridge nelle Marche né a Voi.
C’è bisogno di nuova linfa, nuova forza, di una più fresca passione, di rinnovata dedizione.
Ma Voi, continuate a giocare, a divertirvi e a mantenere la mente giovane…
Continuate a giocare e portateci, se potete, gli amici, i figli, i nipoti…..
Continuate a giocare perché forse è il vero e autentico regalo che possiamo fare a noi stessi….
Continuate a giocare perché uno slam ben chiamato e ben giocato è una sfida da noi vinta…
Continuate a giocare, nello stesso modo in cui gioca un ventenne così fisicamente lontano da noi…..
E poi, Continuate a giocare e basta !!
Un fraterno abbraccio a Voi tutti. E…. Grazie !!
Cenzina