Come un muscolo il cervello è influenzato positivamente dall’allenamento ma, a differenza del muscolo, il risultato non è un aumento quantitativo (più forza) se non qualitativo, ovvero più creatività. E così lo scopo principale degli esercizi che si eseguono nelle lezioni di Claudia è quello di riconoscere prima i meccanismi tecnici, poi applicarli nello sviluppo dell’attività bridgistica e quindi valutare la possibilità di variarli a secondo delle situazioni che si presentano, senza termini costrittivi definitivi.
Un buon allenamento è la base per ottime prestazioni sportive ed i bridgisti questo lo sanno, tanto da voler dedicare alcune ore settimanali per pianificare una crescita seria ed impegnativa del proprio livello agonistico. Nella lezione appena conclusa, la terza del Corso Avanzato, si sono sviluppati argomenti fondamentali per il controgioco, riguardo i segnali di gioco da comunicare al proprio compagno: il conto della carta, il gradimento, il preferenziale, lo scarto, la Lavinthal diretta, indiretta, ritardata e successiva. L’entusiasmo è alto tanto che in questa occasione si sono prese le prenotazioni per altre due lezioni: il miglior plauso, questo, che si possa fare alla professionalità dell’istruttrice. Gli argomenti che saranno trattati nelle prossime lezioni sono stati suggeriti dagli stessi partecipanti, che hanno aderito per la quasi totalità degli iscritti al primo corso.
Intanto arrivederci a martedì 03 aprile sempre alle 21:15 con un tema fondamentale per il gioco del bridge: il pass, che come dicono spesso i giocatori esperti durante i tornei: “.…nel bridge esiste anche il passo!!”